venerdì 13 marzo 2015

Percorsi...

Cari amici ed ascoltatori....a seguito dei post sui fondamentali nel jazz (a mio parere...) proseguo nel voler proporre questo "invito all'ascolto" facendo un passo indietro per poter raccontare alcune cose ai fini di una maggior chiarezza; nella seconda metà degli anni 40', ricordiamoci che grazie allo swing delle big band di quel periodo, il jazz aveva "preso la societa' bianca", era come fosse stato sdoganato socialmente venendo accettato ed apprezzato, era la colonna sonora di un america vittorosa, l'economia bellica aveva tratto la società fuori dalla palude della crisi degli anni 30' , la gente aspirava a qualcosa di nuovo e i ritmi dello swing ben si accordavano a quell'euforia sociale.
Questa situazione emotiva aveva  spiazzato la gioventù di colore, il cui desiderio di affrancarsi da gli stili jazzistici delle big band portò alla sperimentazione di nuove forme in contrapposizione; rinchiusi in fumosi club questi giovani musicisti (bopper) diedero vita al Be bop un suono con atmosfere di ribellione, suono tanto amato dalla Beat generation di Ginsberg. Nel corso degli anni sucessivi, questo nuovo stile divenne la radice ed il principale idioma del jazz che si stempero' in numerosi altri stili  quale l'hard bop ed il cool.
Tra le pietre migliari del jazz di quel periodo troviamo "Birth of the cool", album di Miles Davis del 1957. In effetti Davis e Gil Evans si frequentavano già dal 1947 ma solo con l'aggiungersi di Gerry Mulligan ed il pianista John Lewis si formo' un gruppo di musicisti interessati a sviluppare idee musicali moderne in grado di superare il be bop e le sue principali differenzazioni, fino ad allora confinato in un area di interesse molto specifica e molto razziale, per raggiungere altri ascoltatori.Leo Konitz e Max Roach fecero parte di quel gruppo. Il disco è universalmente considerato l'inizio del movimento del cool jazz......enjoy  QUI ...zero

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