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venerdì 1 luglio 2016
UK acid jazz
sabato 13 febbraio 2016
il jazz secondo M.D.
Cari amici ed ascoltatori....ultimo album in studio del grande Miles, uscito postumo nel giugno del 92 per volontà del produttore Easy Mo Bee che alle sei composizioni già completate aggiunse due pezzi, High Speed Chase e Fantasy, prendendo assoli di Davies e costruendoci su il pezzo. La svolta del grande verso il mondo del Hip Hop è ben evidente, e come sempre in anticipo su mode e tendenze, una progenesi all'acid jazz o a progetti come Jazzmatazz di Guru (DMC n.d.r.) e che oggi ancora si ritrovano nella corrente Nu Jazz; molto interessante....QUI zero
giovedì 21 gennaio 2016
Soundz for travellers
Dear friends and listeners....the theme of a voyage is the conceptual thread that brings together The Incognito Traveller's explorations. Every human being will see other people travelling and never know their reason for being, moving, travelling - each human will never know anything about all other travellers. All other travellers are, and will forever remain, anonymous, to the masses. Everyone is the viewer and, at once, anonymous. Everyone has an identity, everyone remains unidentified. A traveller lost among travellers, an incognito traveller. Enrico Gianfranchi creates The Incognito Traveller in 2003 after a few years producing hip-hop beats for rap artists from the Vancouver underground. After playing DJ sets that varied over time from hip-hop to afrobeat to hard jazz, in clubs in Canada, summer beach lounges in Italy, The Incognito Traveller remixes The Dining Rooms’ Forever’s Not and the song is included on the album Versioni Particolari 2 (Schema Records, 2006), alongside remixes by Boozoo Bajou, Parov Stelar, and Fedreghini&Bianchi. After more sets around Italy and Mexico, The Incognito Traveller releases a first EP, offered to the world as a free download in 2007 (Discos Konfort-NoCopyProtection Netlabel), the EP received stellar reviews and a hefty amount of downloads, which prompted the release of a second EP, Traffic/Mediterranean Moonrise (Indiealliance). By 2010 the project had garnered sufficient interest and Discos Konfort commissioned the creation of a full album proper. César Juárez-Joyner, a recognized contemporary music composer and producer from Mexico, with a particular interest in cultural peculiarities and the exchanges between Old and New World over history joined the project. Ravine (2010) allowed for a much more thorough study of an idea; in this case, the deep recesses of the mind where dreams and reality are one and a definition of self can be discovered. Now a duo, The Incognito Traveller’s music immediately obtained greater conceptual spectrum and musical maturity. After a few years of much travelling, The Incognito Traveller went back into the studio with fresh ideas and a concept to be explored: how humanity changes internally, physically, spatially, and how those aspects affect each other. The resulting work, Movements of Migration, proposes a view of humans in their spiritual, urban, and rural facets, with no distinctions. HERE, enjoy, zero
lunedì 4 gennaio 2016
Re-up "Piccoli hammondisti crescono"
Cari amici ed ascoltatori.....Paolo Negri, in arte Paolo "Apollo" Negri (Casalpusterlengo, 1979), è un pianista italiano, specializzato nell'uso dell'organo hammond. Inizia la sua carriera nel 1992 nei Nice Price un trio Rock psyco-progressivo in cui suona principalmente l'organo Hammond, ma anche strumenti caratteristici del genere come il Moog o il sintetizzatore; con loro registrerà un mini-album e parteciperà alla realizzazione di alcune compilation.
Nel 1997 dopo lo scioglimento dei Nice Price entra a far parte dei Link Quartet, un gruppo piacentino capitanato da Tony Face, e con i quali realizzerà ben 3 album musicali, parteciperà a numerosi festival europei e a due tour americani. Nei primi anni 2000 entra a far parte anche dei Wicked Minds, una heavy progressive band, con i quali realizzerà 3 album e parteciperà ad un tour europeo.
Si esibisce insieme a John Belpaese all'Arezzo Wave Festival del 2001 come opening act di Max Gazzè, e negli anni successivi partecipa alla registrazionedi di album come "Fasten Seat Belt" di Ray Daytona and Googoobombos, con i quali fece anche un tour, e di Party on! dei Titty Twisters Orchestra. Inizia da qui una lunga serie di collaborazioni tra cui quella con Paola & Chiara, in una versione del singolo Cambiare pagina, e con altri artisti del panorama undergorund come Dave Masoch, insieme al quale formerà i Modulo 5 e i Low Fidelity Jet-Set Orchestra, o il chitarrista Dave Wilkinson co-fondatore dei Fred Leslie's Missing Link. Nello stesso periodo formerà insieme a Cyril Jean e Mario Janser un progetto musicale chiamato The Futuro Seven e realizzerà due EP per la Hammondbeat Records.
Da solista ha collaborato con Massimo Paparella, con il quale ha registrato l'album "Stack 'em High", e con la cantante folk-jazz Teresa Reeves-Gilmer per la realizzazione dell'EP "Paparazzi/A Blues for Me". Nel 2007 esce il suo primo album solista "A Bigger Tomorrow", prodotto dalla Hammondbeat Records, seguito dal singolo Applecore. La proposta odierna è il suo secondo lavoro da solista, "The Great Anything", uscito nel nel gennaio 2010......HERE....zero
Nel 1997 dopo lo scioglimento dei Nice Price entra a far parte dei Link Quartet, un gruppo piacentino capitanato da Tony Face, e con i quali realizzerà ben 3 album musicali, parteciperà a numerosi festival europei e a due tour americani. Nei primi anni 2000 entra a far parte anche dei Wicked Minds, una heavy progressive band, con i quali realizzerà 3 album e parteciperà ad un tour europeo.
Si esibisce insieme a John Belpaese all'Arezzo Wave Festival del 2001 come opening act di Max Gazzè, e negli anni successivi partecipa alla registrazionedi di album come "Fasten Seat Belt" di Ray Daytona and Googoobombos, con i quali fece anche un tour, e di Party on! dei Titty Twisters Orchestra. Inizia da qui una lunga serie di collaborazioni tra cui quella con Paola & Chiara, in una versione del singolo Cambiare pagina, e con altri artisti del panorama undergorund come Dave Masoch, insieme al quale formerà i Modulo 5 e i Low Fidelity Jet-Set Orchestra, o il chitarrista Dave Wilkinson co-fondatore dei Fred Leslie's Missing Link. Nello stesso periodo formerà insieme a Cyril Jean e Mario Janser un progetto musicale chiamato The Futuro Seven e realizzerà due EP per la Hammondbeat Records.
Da solista ha collaborato con Massimo Paparella, con il quale ha registrato l'album "Stack 'em High", e con la cantante folk-jazz Teresa Reeves-Gilmer per la realizzazione dell'EP "Paparazzi/A Blues for Me". Nel 2007 esce il suo primo album solista "A Bigger Tomorrow", prodotto dalla Hammondbeat Records, seguito dal singolo Applecore. La proposta odierna è il suo secondo lavoro da solista, "The Great Anything", uscito nel nel gennaio 2010......HERE....zero
mercoledì 9 dicembre 2015
From Germany
Cari amici ed ascoltatori....questa sera c'è bisogno di groove,ed eccovi una proposta di cui avevo già postato alcuni album. Loro sono Ralf Droesemeier e Mark 'Foh', tedeschi di nascita, meglio conosciuti come Mo' Horizons, due dj/producer abili nel sampling; la loro musica puo essere descritta come un downtempo ambientato in lande di acid jazz, nu jazz, funky, soul, spesso macchiati da influenze latin, bossa nova e bogaloo in primis. Dimenticavo le influenze drum n' bass e trip hop. In ogni caso, indipendentemente da come li volete taggare, questo duo ha il groove sopracitato e lo elargisce a piene mani.....enjoy QUI ....zero
domenica 11 ottobre 2015
Lounge drink
a masterpiece from French "Troublemakers", acid jazz, r&b, funk and groove mixes all together forming an atomic bomb of sexy sounds . Perfect for a cocktail party.....enjoy HERE....zero
A Lounge drink recipe by me...taste it!
Sicilia sunrise
- Fico d'india (1\2 a cocktail)
- Lime
- Zenzero fresco \ fresh ginger
- Tequila
- Tonica \ tonic water
- Tonica \ tonic water
- Zucchero di canna \ brown sugar
- Liquore al fico d'india (opzionale) \Fig tree fruit liqueur
***************************
Mash up all together in a long drink glass the fig tree fruit [?] (look the image at side) a quarter of lime a couple slices of fresh ginger with a teaspoon of brown sugar and a little bit of tonic water.....plus ice to fill the glass, then a quiete dose of tequila and topping with other tonic water. If you find it adjust with drops of fico d'india liqueur (Sicily product)....enjoy
martedì 9 giugno 2015
Belgian
QUI ....zero
TRACKLIST:
1 Fuzzball 3:32
2 Shiny 4:56
3 Gravitude 3:20
4 Big Mama 3:44
5 Trippin' 3:56
6 Zambeezy 3:17
7 The Bone 3:08
8 Bright Day 3:36
9 Hifi 6:55
10 Dusty Pieces 4:53
11 Big Red Balloon 2:54
12 Cheezy 3:55
13 Bustin' Loose 3:47
14 Hifi (Short Remix) 8:15
15 Hifi (Long Remix) 9:09
lunedì 25 maggio 2015
The beat goes on
Dear friends and listeners.....following the tragic death of keyboard player Ethan White, Tortured Soul has announced that the band will continue touring and details of their forthcoming studio album have emerged from shop listings overseas.
"Hot For Your Love Tonight" is the title of Tortured Soul’s first studio album in seven years and their third overall. Hot For Your Love Tonight is set to be released by UK label Dome Records, which also released Did You Miss Me?, the last full-length Tortured Soul album released in 2008.
According to the listing at deejay.de, the 12 track LP is scheduled to be released on May 11, 2015 – coinciding with upcoming Tortured Soul dates in Europe....HERE we can taste it...enjoy zero
martedì 12 maggio 2015
From UK
Cari amici ed ascoltatori....come al solito let's groove con il decimo disco della band inglese “The Brand New Heavies“. Pionieri del genere Acid Jazz negli anni ’90 insieme agli Incognito, si presentano con “Sweet Freaks” un album pieno di ritmo funk e una nuova cantante, Dawn Joseph, che sostituisce la storica cantante della band: N’dea Davenport lanciata in una carriera da solista (ne riparleremo....n.d.r.). 11 brani, di cui 9 inediti e 2 cover, con un omaggio a Peter Gabriel in “Sledgehammer” e una dance version di “Don’t let go” successo del 1996 delle En Vogue.Disco divertente, ricco di influenze fine ’70 e inizi ’80, riff di chitarra in stile Nile Rodgers e trombe jazz… perfetto per un pre serata con gli amici....enjoy ...QUI zero
Un assaggio
venerdì 24 aprile 2015
Svizzeri ?!?
Cari amici ed ascoltatori......ritorniamo su sonorita piu' congeniali al nostro sistema limbico e parliamo un po' di questo progetto svizzero I Clients (funk society) ; un quintetto che sicuramente non ha inventato il funk nè tantomeno l'acid jazz.....ma queste sonorità sono nelle loro corde ed interpretano lo sporco lavoro con diligenza conseguendo una buona qualità di groove; questo live at Moods risale al 2006, non ci resta che gustarceli....enjoy QUI ...zero
Line up:
Dave Feusi, saxes
Marco Figini, guitars
Peter Wagner, keys
Thomy Jordi, Bass
Christian Niederer, drums
Una preview
giovedì 9 aprile 2015
Per contorno...
Cari amici ed ascoltatori.... poteva mancare un altro po' di funk come contorno? Ovviamente no, quindi prepariamoci ad ascoltare questi Sound Stylistic......potrebbe risultare un sound conosciuto.....ma date un occhio alla line up:James Taylor (JTQ), Jim Watson (Incognito), Mark Van der Gucht (Galliano], Eddie Roberts ( New Mastersound)), Neil Robinson (JTQ), Simon Lee (Dr. Seuss), Andy Ross (The Herbaliser), Mike Smith (Jamiroquai), Nichol Thompson (Brand New Heavies), and Snowboy. Tutti musicisti coinvolti a piene mani nel sound funky / acid jazz inglese. Questro disco., "The Sound Stylistic Play deep Funk" risale al 2007....interessante QUI ...zero
Tracks:
1. Shake And Hip Drop (2:36)
2. Soul Dynamite (2:35)
3. The Players Theme (4:48)
4. Down Home Style (2:59)
5. Heavy Soul (3:35)
6. Polariser (2:51)
7. Fast Eddie (3:05)
8. Party People (2:41)
9. Night Theme (3:25)
10. Back On The Streets (3:04)
11. Keeping On (3:20)
12. Get Ya Some (2:56)
13. Move It Up (3:26)
14. Homebrew (3:54)
15. The Message (3:17)
16. Put It In The Pocket (3:57)
17. Freedom Sound (2:17)
Tracks:
1. Shake And Hip Drop (2:36)
2. Soul Dynamite (2:35)
3. The Players Theme (4:48)
4. Down Home Style (2:59)
5. Heavy Soul (3:35)
6. Polariser (2:51)
7. Fast Eddie (3:05)
8. Party People (2:41)
9. Night Theme (3:25)
10. Back On The Streets (3:04)
11. Keeping On (3:20)
12. Get Ya Some (2:56)
13. Move It Up (3:26)
14. Homebrew (3:54)
15. The Message (3:17)
16. Put It In The Pocket (3:57)
17. Freedom Sound (2:17)
Una preview
giovedì 12 marzo 2015
Alcune precisazioni per invogliare all'ascolto......
Cari amici ed ascoltatori.....a seguito di un commento su Fb di una cara amica, consigliavo un avvicinamento graduale alle sonorità jazz e cosa di meglio che ascoltarsi un po' di Acid Jazz...per cui, mi scuso in anticipo per questo post un pò troppo didatticistico, voglio introdurre l'argomento, ripromettendomi di postare i gruppi e gli album consigliati as soon as possible.
L'acid jazz è uno stile musicale jazz che incorpora elementi di jazz, funk e soul, e che, rielaborando il concetto davisiano di fusion, punta alla integrazione di numerosi elementi musicali contemporanei, fra cui l'hip-hop, ma contrapponendosi a quella tendenza del jazz rap che su basi di musica jazz gioca con le parole; il vero interesse dell'acid jazz è la componente musicale. Insieme agli strumenti classici del jazz, quali i fiati (tromba, sassofono, trombone) si affianca con insistenza il basso (o contrabbasso) e la tastiera in modo armonico a volte il tutto condito con un pizzico di elettronica per ritmiche e tappeti vari.
Cenni storici
L'acid jazz nasce sul finire degli anni '80 in Inghilterra. La prima testimonianza discografica risale al 1987 con "Acid Jazz and other illicit grovees" su Urban Records, nella quale vengono definiti gli stilemi del nuovo genere e dove sono presenti oltre a Jamie Principle (la parte acid/soul), James Taylor Quartet (la parte jazz-funk). In seguito i due DJ \ produttori Gilles Peterson ed Eddie Piller saranno fra gli animatori del genere. Gilles Peterson è un DJ radiofonico ed animatore del Dingwalls a Londra e conia il termine Acid Jazz su ispirazione della acid house e dal jazz contaminato con il funk e con l'Acid rock degli anni a cavallo tra i '60 ed i '70. Sul finire degli anni '80 escono quattro raccolte della BGP che collezionano il meglio di quel suono (tra gli altri Funk inc, Charles Earland, Brother Jack McDuff). Peterson fonda nel 1989 l'etichetta discografica Talkin' Loud distribuita da Polygram, della quale si ricordano tra gli altri: il gruppo Galliano (sono presenti due ex Style Council, White e Mick Talbot) con la loro fusione di jazz, soul e hip hop; gli Incognito gruppo che ruota attorno a Jean Paul 'Bluey' Maunick con la collaborazione delle cantanti Maysa Leak e Jocelyn Brown, dei quali memorabile è "Jazz/Funk" (1981);
Fonti http://it.wikipedia.org/
i Marxman con i loro hip hop politicamente impegnato e gli Young Disciples; per ultimo il soul di Omar con "There's Nothing Like This". Eddie Piller, veterano della scena Northern soul e Mod, fonda invece l'Acid Jazz Records (agli inizi con Peterson). Questa etichetta divenne famosa per le compilation "Totally Wired", in cui veniva illustrato e lanciato il genere di frontiera "acid jazz". Questa etichetta lancerà l'artista che diventerà più popolare nel genere: Jamiroquai. La prima uscita del "folletto inglese" è con il singolo "When you gonna learn" (con l'introduzione suonata con il singolare strumento australiano didgeridoo). Jamiroquai, la cui musica è fondamentalmente un mix tra disco music , soul , Jazz e Funk (l'influenza di Stevie Wonder sembra chiara in "Emergency On Planet Earth" del 1992) che si trasformano in sonorità garage house nelle versioni remix di alcuni suoi singoli, strapperà un contratto miliardario alla Sony. Altri artisti prodotti dall'Acid Jazz Records sono i Brand New Heavies, i quali - anche per merito della bravissima cantante statunitense N'Dea Davenport - ottengono un discreto successo persino negli USA con l'album "Brother, Sister" (e lanciandosi anche in duetti con rappers americani come Guru, ad esempio nell'album Heavy rhyme). Alcune hit acid jazz sono venute dagli US3 come "Cantaloop" (una cover di Cantaloupe island di Herbie Hancock). Interessante anche l'album "Antidote" di Ronny Jordan. In Italia grande successo hanno riscosso le performance dell'ex tastierista dei Prisoners James Taylor con il suo James Taylor Quartet, di cui citiamo l'album "Wait a minute" (su Urban) con una notissima cover del tema di Starsky ed Hutch (......Theme from Starsky and Hutch, brano di Lalo Schifrin). Sul versante più funky, grandi attenzioni sono state riversate sui Freakpower gruppo creato da Norman Cook (già negli Housemartins e noto successivamente come Fatboy Slim) ed il cantante trombonista Ashley Slater. Da ricordare il loro album "Drive-thru booty" (Island, 1994) con i brani "Turn on, tune in, cop out" e "Get in touch". Altra etichetta di frontiera è stata la Mo-Wax: grande impatto ebbe la versione di "For what it's worth" (originale dei Buffalo Springfield) da parte dei Love T.K.O., gruppo più trip hop che acid jazz. Si citano anche il gruppo tedesco Die Toten Hosen con "Fancy You" e gli spagnoli Speak Low con "In The Fridge".
Un' ultima considerazione su cui cogitare è che l'acid jazz, non dimentichiamo che il termine fu coniato dal Dj di BBC2 G. Peterson, negli stati uniti viene spesso definito come smooth jazz, ma che contaminato dal hip hop diventa trip-hop.......;).... ma questa è un altra storia......., nel frattempo godetevi questo doppio post,è sufficente cliccare sui link.....zero
martedì 3 febbraio 2015
Acid Jazz juesei
Torniamo per un attimo ai suoni degli anni 90, tanto da far risalire un po di quel groove che tanto bene ci faceva all'umore....quando non si era in crisi e i tempi bui parevano lontani....bene ecco qua un bel dischetto dei Yellojackets; Marc Russo aveva deciso di unirsi definitivamebte ai Doobie Brothers, ed al suo posto subentrò Bob Mintzer (sax tenore e clarinetto); questo passaggio avvicinò di molto il gruppo alle sonorità jazz ed ecco qua Greenhouse (1991) - candidato Grammy come "Best Contemporary Jazz Recording" di quell'anno....enjoy QUI
lunedì 6 ottobre 2014
Incognito
Universalmente riconosciuti tra i pionieri della scena acid jazz, gli Incognito sono nati a Londra verso la fine degli anni ’70 da un’idea del loro storico leader Jean-Paul “Bluey” Maunick, produttore e polistrumentista di origine mauriziana.
Dopo il debutto con “Jazz Funk” nel 1981, raccolgono il grande successo ad inizio anni ’90 con album storici come “Inside Life” (1991), “Tribes, Vibes and Scribes” (1992), “Positivity” (1993) e “100° and Rising” (1995).
La band, a parte Bluey, ha sempre visto alternarsi molti musicisti e vocalist, che di volta in volta hanno partecipato alle registrazioni degli album e ai tour del gruppo in giro per il mondo.
Nel 2010 gli Incognito hanno dato alla luce “Transatlantic R.P.M.”, il loro 14esimo album in studio. Anche in questo nuovo lavoro non mancano le collaborazioni eccellenti, a cominciare da Al McKay, chitarrista degli Earth, Wind & Fire, impegnato nell’arrangiamento e nella produzione dell’album e da Leon Ware, storico cantante, produttore e compositore.
Il primo singolo estratto, Lowdown, è la cover dell’omonimo pezzo di Boz Scaggs del 1976 e vede la straordinaria partecipazione di una delle indiscusse regine del soul Chaka Khan e del nostro Mario Biondi, coadiuvati dall’ex storico bassista dei Jamiroquai Stuart Zender.
Chaka Khan e Mario Biondi li ritroviamo rispettivamente anche nei brani The Song e Can’t Get Enough. Altri nomi di grande prestigio sono quelli della poetessa e cantautrice statunitense Ursula Rucker, di Maysa (interprete di alcuni dei maggiori successi in carriera degli Incognito), di Tony Momrelle e delle splendide voci di Joy Rose (in 1975, una delle traccie più belle del disco, ed All of My Life) e Vanessa Haynes (in Life Ain’t Nothing but a Good Thing).
Meritano una citazione anche la bellissima cover di Expresso Madureira, brano strumentale originariamente pubblicato nel 1978 dal gruppo funk brasiliano Banda Black Rio, ed una rara ma graditissima performance vocale di Bluey in Tell Me What to Do.
“Transatlantic R.P.M.” è un disco davvero pregevole, carico di groove e con tanta anima… uno dei migliori album pubblicati nel 2010, che va ad arricchire la già superlativa discografia della band britannica!.....QUI
Dopo il debutto con “Jazz Funk” nel 1981, raccolgono il grande successo ad inizio anni ’90 con album storici come “Inside Life” (1991), “Tribes, Vibes and Scribes” (1992), “Positivity” (1993) e “100° and Rising” (1995).
La band, a parte Bluey, ha sempre visto alternarsi molti musicisti e vocalist, che di volta in volta hanno partecipato alle registrazioni degli album e ai tour del gruppo in giro per il mondo.
Nel 2010 gli Incognito hanno dato alla luce “Transatlantic R.P.M.”, il loro 14esimo album in studio. Anche in questo nuovo lavoro non mancano le collaborazioni eccellenti, a cominciare da Al McKay, chitarrista degli Earth, Wind & Fire, impegnato nell’arrangiamento e nella produzione dell’album e da Leon Ware, storico cantante, produttore e compositore.
Il primo singolo estratto, Lowdown, è la cover dell’omonimo pezzo di Boz Scaggs del 1976 e vede la straordinaria partecipazione di una delle indiscusse regine del soul Chaka Khan e del nostro Mario Biondi, coadiuvati dall’ex storico bassista dei Jamiroquai Stuart Zender.
Chaka Khan e Mario Biondi li ritroviamo rispettivamente anche nei brani The Song e Can’t Get Enough. Altri nomi di grande prestigio sono quelli della poetessa e cantautrice statunitense Ursula Rucker, di Maysa (interprete di alcuni dei maggiori successi in carriera degli Incognito), di Tony Momrelle e delle splendide voci di Joy Rose (in 1975, una delle traccie più belle del disco, ed All of My Life) e Vanessa Haynes (in Life Ain’t Nothing but a Good Thing).
Meritano una citazione anche la bellissima cover di Expresso Madureira, brano strumentale originariamente pubblicato nel 1978 dal gruppo funk brasiliano Banda Black Rio, ed una rara ma graditissima performance vocale di Bluey in Tell Me What to Do.
“Transatlantic R.P.M.” è un disco davvero pregevole, carico di groove e con tanta anima… uno dei migliori album pubblicati nel 2010, che va ad arricchire la già superlativa discografia della band britannica!.....QUI
venerdì 13 maggio 2011
Liquid....

Chicago acid jazz outfit Liquid Soul originally comprised saxophonist/musical director Mars Williams ex Psichedelic furs, DJ Jesse de la Peña, guitarist Tommy Klein, bassist Ricky Showalter, trumpeter Ron Haynes, keyboardist Frankie Hill, and drummer Dan Leali; formed in 1993, the group quickly emerged as a Windy City club favorite thanks to their regular Sunday night gigs at The Elbo Room, and soon recorded a self-titled debut LP for their own "Soul What" label.Enjoy....zero
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mercoledì 4 maggio 2011
Barabás Lőrinc Eklektric

lunedì 25 aprile 2011
Piccoli Hammondisti crescono

Nel 1997 dopo lo scioglimento dei Nice Price entra a far parte dei Link Quartet, un gruppo piacentino capitanato da Tony Face, e con i quali realizzerà ben 3 album musicali, parteciperà a numerosi festival europei e a due tour americani. Nei primi anni 2000 entra a far parte anche dei Wicked Minds, una heavy progressive band, con i quali realizzerà 3 album e parteciperà ad un tour europeo.
Si esibisce insieme a John Belpaese all'Arezzo Wave Festival del 2001 come opening act di Max Gazzè, e negli anni successivi partecipa alla registrazionedi di album come "Fasten Seat Belt" di Ray Daytona and Googoobombos, con i quali fece anche un tour, e di Party on! dei Titty Twisters Orchestra. Inizia da qui una lunga serie di collaborazioni tra cui quella con Paola & Chiara, in una versione del singolo Cambiare pagina, e con altri artisti del panorama undergorund come Dave Masoch, insieme al quale formerà i Modulo 5 e i Low Fidelity Jet-Set Orchestra, o il chitarrista Dave Wilkinson co-fondatore dei Fred Leslie's Missing Link. Nello stesso periodo formerà insieme a Cyril Jean e Mario Janser un progetto musicale chiamato The Futuro Seven e realizzerà due EP per la Hammondbeat Records.
Da solista ha collaborato con Massimo Paparella, con il quale ha registrato l'album "Stack 'em High", e con la cantante folk-jazz Teresa Reeves-Gilmer per la realizzazione dell'EP "Paparazzi/A Blues for Me". Nel 2007 esce il suo primo album solista "A Bigger Tomorrow", prodotto dalla Hammondbeat Records, seguito dal singolo Applecore. La proposta odierna è il suo secondo lavoro da solista, "The Great Anything", uscito nel nel gennaio 2010......HERE....zero
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giovedì 19 novembre 2009
acid

Cari amici ed ascoltatori....
Paolo Achenza is an italian jazz pianist born in Bari and was one of the first italian artist involved with the acid jazz scene. In the first half of 90' he formed a trio with Stefano Valenzano and Egidio Rondinone to make various albumand singles.On "Do it", a true Blue Note-like 60' dancefloor album if there ever was one.....enjoy HERE....zero
giovedì 12 novembre 2009
mash up
Cari amici ed ascoltatori......
dopo "antidote" ecco qua un post sequel sul buon Ronnie Jordan che incontratosi con Dj Krush, a.k.a 石井英明 (Hideaki Ishii) in quel di Tokyo e piu' precisamente ai Show-On Studio, realizzarono nel 1994 questo interessante miniCD con cover tutta da leggere ed esplorare, titolato "Bad Brothers"...spiccano un paio di pezzi..."the jackal" e una magistrale cover di " so what "del buon Davis.....chicchina da intenditori.....enjoy....HERE .....zero
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sabato 7 novembre 2009
acidJ....

Sono trascorsi ormai molti anni da quando è uscito il primo album di Ronny Jordan, e soprattutto la sua straordinaria cover di "So What" di Miles Davis, quindi nessuno avra' alcunche' da eccepire a questo post per questioni di copyright (ciao Pauline L.), stiamo parlando di un album degli inizi 90'; da allora Ronny Jordan, londinese con genitori giamaicani, tra l'altro nominato per i Grammy Awards nella categoria chitarristi jazz, e' considerato come uno tra i fondatori del genere acid jazz soprattutto per la sua abilita' nel mescolare jazz, funk ed hip hop. Nel corso della sua attivita' rimangono celeberrime le sue collaborazioni con Guru ("Jazzmatazz, Vol.1"......look in the archives) e Dj Krush (coming asap) con i quali ha contribuito a creare sonorita' personalissime.......e godibilissime, enjoy.....HERE....zero
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