Cari amici ed ascoltatori del centurione e della zerodimension.....prosegue quest’escursus fra le innominabili e inudibili ciofeche che sono presenti nel panorama sia del mainstream che in quello, sicuramente, piu’ di nicchia, rappresentato dalla musica sperimentale, dove non sempre il concetto “musica” si trova associato ad una qualsivoglia melodia…. dobbiamo andare oltre, chiederci perché qualcosa ci piace (..ha groove, o swing) e qualcos’altro no; oggi variamo il metodo, rovesciandolo, dedicandoci ad esperienze sonore di un altro livello. Prima di far cio' bisogna in primis domandarsi chi e perche? Per il chi non ho dubbi, ma è sul perchè qualcuno debba gettare tempo nel produrre determinati lavori, che ho dei seri problemi. Iniziamo con ordine....il chi sopracitato è tal Merzbow, nome d’arte di Masami Akita, un cinquantenne giapponese difficile da inquadrare per la poliedricità del sudetto; esponente radicale e di primissimo piano del “Japanoize”, ha scritto 17 libri e molti articoli occupandosi principalmente di arte, avanguardia e cultura postmoderna per varie riviste giapponesi. Si è poi interessato alla pittura, alla fotografia, alla realizzazione di film e spettacoli Butoh o Buto (mimi giapponesi n.d.r.), influenzato dalle forme d’arte e di pensiero Dadaistiche,il suo pseudonimo è preso in prestito da un lavoro dell’artista tedesco Kurt Schwitters dal titolo Merzbau, dal rock progressivo, dal free jazz fino alla musique concrète, passando dal BDSM fino al bondage giapponese (shibari n.d.r.). Più recentemente ha tratto ispirazione da tematiche come i diritti degli animali, l’ambientalismo, la filosofia vegana…. un occhio al suo sito chiarirà …..merzbow.net. Un ultima informazione interessante che ho scoperto su questo strano giapponese è che produce dal 1979, risultando un record man dell’incisione, 400 titoli piu’ innumerevoli feauturing, roba che Zappa e Miles Davis assieme non riescono a superarlo per quantità…..
Bene dopo tutto questo scrivere eccovi qua un esperienza sonoro/emozionale del nostro risalente al 2001 titolata Dharma, sono quattro tracks dai titoli oscuri di cui la quarta di 31 minuti abbondanti, ma vi assicuro solo pochi riusciranno a proseguire oltre i primi 40 secondi della prima traccia: rumors provenienti da una vecchia radio che cerca una stazione impossibile da ricevere che si protraggono per alcuni minuti mixati ai suoni registrati dalla NASA nello spazio profondo tramite radiotelescopi, uniti a pulsazioni fluttuanti al limite dell’udibile; per i pochi coraggiosi, che superato un primo impatto di fastidio ai limiti della fisicità si presenta il secondo pezzo in cui si intravedono ulteriori frequenze sussultorie ed ondulatorie frammiste al campionamento del handshaking fra due fax che ravvivano la composizione. Solo pochi adepti del glitch post industriale riusciranno ad arrivare alla suite finale passando per una terza track che mi ha ricordato il motore di una nave sentito dal ponte di coperta insieme al vento solare registrato dalla sonda Cassini dalle parti di Plutone con un sottofondo di sinistri stridori di chiara origine industriale ma velocizzati nel tempo di frequenza…, ma la vera chicca è lei, la suite da 31 minuti un vero viaggio dentro la Metropolis di Lang, ed è a questo punto che si riconosceranno i veri eletti, coloro che omaggiati da un entità superiore di un senso estetico superiore riusciranno a compenetrare l'opera in toto. Disco interessante, non lo ascoltero' mai piu', ma fra quelli di voi che si sentiranno degli eroi possono tentare l'avventura
Q U I .....zero
P.S.
Curiosando su youtube per verificare l'esistenza di un pubblico nelle performance live, mi sono imbatutto in questo video del nostro beneamato che mi ha chiarito la funzione di questo progetto musicale....attenti al min. 2,31 a cosa succede nel pubblico...zero.
4 commenti:
Grazie anche per la visita; mi fa piacere conoscere davvero altri tipi di musica e ho anche messo il link tra quelli degli amici.
Disco da "Odioso" mi rifarò presto... Certo che se ci mettiamo io e te con martelli, pialle elettriche, flessibili, bidoni vuoti o pieni di chiodi, una chitarra scordata e una radio sulle onde medie forse facciamo di meglio... Comunque è un'idea...
.....e questo è niente....preparate lo stereo e avvisate i vicini che non state torturando nessuno
Ammesso che questa sia musica e ammessa la mia limitata cultura musicale, vorrei riassumere con le prime due parole che mi sono saltate in mente quello che ho provato ascoltando questo pezzo: "rumore e fastidio". Penso che la musica faccia scaturire in ognuno di noi miriadi di emozioni e che in qualche modo parli di noi. Questo genere di... musica non mi rappresenta, non mi piace anzi, urta le mie corde e mi fa solo cagare!!!!!!!!!! Mi scuso
Posta un commento