Dopo il debutto con “Jazz Funk” nel 1981, raccolgono il grande successo ad inizio anni ’90 con album storici come “Inside Life” (1991), “Tribes, Vibes and Scribes” (1992), “Positivity” (1993) e “100° and Rising” (1995).
La band, a parte Bluey, ha sempre visto alternarsi molti musicisti e vocalist, che di volta in volta hanno partecipato alle registrazioni degli album e ai tour del gruppo in giro per il mondo.
Nel 2010 gli Incognito hanno dato alla luce “Transatlantic R.P.M.”, il loro 14esimo album in studio. Anche in questo nuovo lavoro non mancano le collaborazioni eccellenti, a cominciare da Al McKay, chitarrista degli Earth, Wind & Fire, impegnato nell’arrangiamento e nella produzione dell’album e da Leon Ware, storico cantante, produttore e compositore.
Il primo singolo estratto, Lowdown, è la cover dell’omonimo pezzo di Boz Scaggs del 1976 e vede la straordinaria partecipazione di una delle indiscusse regine del soul Chaka Khan e del nostro Mario Biondi, coadiuvati dall’ex storico bassista dei Jamiroquai Stuart Zender.
Chaka Khan e Mario Biondi li ritroviamo rispettivamente anche nei brani The Song e Can’t Get Enough. Altri nomi di grande prestigio sono quelli della poetessa e cantautrice statunitense Ursula Rucker, di Maysa (interprete di alcuni dei maggiori successi in carriera degli Incognito), di Tony Momrelle e delle splendide voci di Joy Rose (in 1975, una delle traccie più belle del disco, ed All of My Life) e Vanessa Haynes (in Life Ain’t Nothing but a Good Thing).
Meritano una citazione anche la bellissima cover di Expresso Madureira, brano strumentale originariamente pubblicato nel 1978 dal gruppo funk brasiliano Banda Black Rio, ed una rara ma graditissima performance vocale di Bluey in Tell Me What to Do.
“Transatlantic R.P.M.” è un disco davvero pregevole, carico di groove e con tanta anima… uno dei migliori album pubblicati nel 2010, che va ad arricchire la già superlativa discografia della band britannica!.....QUI
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