Cari amici ed ascoltatori....Alessandro Garofalo è un sicilianissimo (ma bolognese d’adozione) e precoce musicista, che come compositore, tastierista e arrangiatore ha alle spalle una collezione di collaborazioni da far invidia: partendo dai Sud Sound Sistem, passando attraverso Parto Delle Nuvole Pesanti, Teresa De Sio, Edoardo Bennato, per arrivare a DJ Rodriguez, Ohm Guru, Pastaboys, Black Mighty Orchestra, LTJ Xperience, Ninfa. Non c’è dunque da stupirsi se, già dal suo album di debutto, abbia deciso di fregiarsi di questo impegnativo nome d’arte, che peraltro non appare ingiustificato, vista l’estrema precisione e padronanza nella gestione delle orchestrazioni che traspare da subito. All’interno di questo “Coffee Connection” c’è un po’ una sintesi delle sue esperienze precedenti: innanzitutto una forte impronta jazz, con l’amore non nascosto per gli assoli non solo di piano ma anche di tromba, e quell’atmosfera soft tipica del lounge. Ma c’è anche la volontà di superarli. In questo senso, questo album lungo ben 16 tracce (ma senza annoiare) segue una sorta di percorso ben preciso: si parte da un lounge che se non fosse per la mancanza della tipica voce profonda potrebbe essere scambiato per Mario Biondi, si passa attraverso sonorità brasiliane di bossa nova e samba e si arriva addirittura all’incorporazione dell’elettronica e ad esperimenti che sfiorano altri generi, come la cover dell’inconfondibile “Sign Your Name” di Terence Trent d’Arby e addirittura un tocco di trip hop in “The Hunter”. Ne viene fuori un disco gradevole, molto curato, adattissimo come musica di sottofondo ma che non sfigura anche ad un ascolto più preciso e le cui orecchiabili melodie rimangono subito impresse e fanno inevitabilmente muovere il piede a ritmo.....enjoy HERE...zero
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