venerdì 6 marzo 2015

Qualcosa di classico....

Cari amici ed ascoltatori Attica Blues è un album discografico del sassofonista jazz Archie Shepp pubblicato dalla Impulse! Records nel 1972.
l titolo dell'album è un diretto riferimento ai disordini avvenuti nel carcere di Attica nel 1971; Shepp scrisse di getto l'omonimo brano a seguito dell'ondata emotiva causata dalla repressione violenta di una rivolta di carcerati da parte della polizia. Nonostante sia un disco pregno di contenuti e dalle forti tensioni e tematiche razziali, gli estremismi sonori degli album precedenti in Attica Blues si stemperano leggermente, ricercando una maggiore immediatezza. Shepp si pone come interlocutore del popolo ed esecutore di musica per il popolo, miscelando insieme una gran varietà di stili musicali, impegno politico e sociale, in un disco composito sin dall'apertura. La title track vede la presenza di chitarre wha wha e un trio di voci femminili in stile soul, mentre tra tappeti di archi e contrappunti di ottoni, cornette e trombe, il sax tenore di Shepp si preoccupa di far salire la tensione. Lo stesso approccio è utilizzato anche in Blues For Brother George Jackson, brano d'apertura della seconda facciata, uno strumentale tra funk e ritmi tribali studiato per dare ai fiati lo spazio per qualche parentesi di improvvisazione. Le due parti di Steam vanno invece in direzione nettamente opposta impiegando violino, viola, piano elettrico, flauto, sorretti da un tappeto sonoro di ottoni in sottofondo. Ballad For A Child, è un brano dall'impianto soul caldo e seducente, mentre Good Bye Weet Pops, possiede sonorità da big band memori dei maestri Duke Ellington e Charles Mingus inframezzando momenti swing ad aperture orchestrali improvvisate. In Quiet Dawn, altra traccia dalla sonorità tribale, è presente alla voce una giovanissima Waheeda Massey, figlia di Cal Massey, autore del brano. Completano il tutto gli intermezzi recitati di Invocation: Attica Blues e Invocation: Ballad For A Child, ed il free jazz sperimentale di Invocation To Mr. Parker, dedicata alla memoria del sassofonista Charlie Parker........QUI .....zero 

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