sabato 28 febbraio 2015

Ciofeca contest


Cari amici ed ascoltatori del centurione e della zerodimension.....prosegue quest’escursus fra le innominabili e inudibili ciofeche che sono presenti nel panorama sia del mainstream che in quello, sicuramente, piu’ di nicchia, rappresentato dalla musica sperimentale, dove non sempre il concetto “musica” si trova  associato ad una qualsivoglia melodia…. dobbiamo andare oltre, chiederci perché qualcosa ci piace (..ha groove, o swing) e qualcos’altro no; oggi variamo il metodo, rovesciandolo, dedicandoci ad esperienze sonore di un altro livello. Prima di far cio' bisogna in primis domandarsi chi e perche? Per il chi non ho dubbi, ma è sul perchè qualcuno debba gettare tempo nel produrre determinati lavori, che ho dei seri problemi. Iniziamo con ordine....il chi sopracitato è tal Merzbow, nome d’arte di Masami Akita, un cinquantenne giapponese difficile da inquadrare per la poliedricità del sudetto; esponente radicale e di primissimo piano del “Japanoize”, ha scritto 17 libri e molti articoli occupandosi principalmente di arte, avanguardia e cultura postmoderna per varie riviste giapponesi. Si è poi interessato alla pittura, alla fotografia, alla realizzazione di film e spettacoli Butoh o Buto (mimi giapponesi n.d.r.), influenzato dalle forme d’arte e di pensiero Dadaistiche,il suo pseudonimo è preso in prestito da un lavoro dell’artista tedesco Kurt Schwitters dal titolo Merzbau, dal rock progressivo, dal free jazz fino alla  musique concrète, passando dal BDSM fino al bondage giapponese (shibari n.d.r.). Più recentemente ha tratto ispirazione da tematiche come i diritti degli animali, l’ambientalismo, la filosofia vegana…. un occhio al suo sito chiarirà …..merzbow.net. Un ultima informazione interessante che ho scoperto su questo strano giapponese è che produce dal 1979, risultando un record man dell’incisione, 400 titoli piu’ innumerevoli feauturing, roba che Zappa e Miles Davis assieme non riescono a superarlo per quantità…..

Bene dopo tutto questo scrivere eccovi qua un esperienza sonoro/emozionale del nostro risalente al 2001 titolata Dharma, sono quattro tracks dai titoli oscuri di cui la quarta di 31 minuti abbondanti, ma vi assicuro solo pochi riusciranno a proseguire oltre i primi 40 secondi della prima traccia: rumors provenienti da una vecchia radio che cerca una stazione impossibile da ricevere che si protraggono per alcuni minuti mixati ai suoni registrati dalla NASA nello spazio profondo tramite radiotelescopi, uniti a pulsazioni fluttuanti al limite dell’udibile; per i pochi coraggiosi, che superato un primo impatto di fastidio ai limiti della fisicità si presenta il secondo pezzo in cui si intravedono ulteriori frequenze sussultorie ed ondulatorie frammiste al campionamento del handshaking fra due fax che ravvivano la composizione. Solo pochi adepti del glitch post industriale riusciranno ad arrivare alla suite finale passando per una terza track che mi ha ricordato il motore di una nave sentito dal ponte di coperta insieme al vento solare registrato dalla sonda Cassini dalle parti di Plutone con un sottofondo di sinistri stridori di chiara origine industriale ma velocizzati nel tempo di frequenza…, ma la vera chicca è lei, la suite da 31 minuti un vero viaggio dentro la Metropolis di Lang, ed è a questo punto che si riconosceranno i veri eletti, coloro che omaggiati da un entità superiore di un senso estetico superiore riusciranno a compenetrare l'opera in toto. Disco interessante, non lo ascoltero' mai piu', ma fra quelli di voi che si sentiranno degli eroi possono tentare l'avventura
   Q U I .....zero 
P.S.
Curiosando su youtube per verificare l'esistenza di un pubblico nelle performance live, mi sono imbatutto in questo video del nostro beneamato che mi ha chiarito la funzione  di questo progetto musicale....attenti al min. 2,31 a cosa succede nel pubblico...zero.



venerdì 27 febbraio 2015

R & B

Dear friends and listeners.....H’Atina, the “H” is silent. Born and raised in Los Angeles, California, she is no foreigner to entertainment. H’Atina has been dancing, singing and performing since her tyke years. She began dancing and decided to take up singing, as she has always loved to sing and perform on stage. Being a great writer, she writes songs and poetry as well. H’Atina attended the Los Angeles County High School for the Arts where she studied music and received training in the areas of music theory, performance, chorus, ear training, musical theatre, songwriting and vocal jazz. Her vocal background and abilities include rhythm & blues, pop, funk, neo-soul, jazz, adult contemporary and musical theatre. Her influences include Donny Hathaway, Stevie Wonder, Teena Marie, Anita Baker, Stephanie Mills, Whitney Houston, Luther Vandross, Mary J. Blige, Faith Evans, Kelly Price, and Janet Jackson, to name a few. This self title album was out in 2002 and you can taste it   HERE    enjoy.....zero

giovedì 26 febbraio 2015

Il buon vecchio blues....


Cari amici ed ascoltatori.....pensavo che il blues rock fosse una forma musicale sull'orlo 
dell'estinzione,ma questo inglese, allattato a John Mayall ed Eric Clapton ne rispolvera 
tutti gli stilemi, a partire da una band minimalistica di quattro elementi e per l'etichetta Straight Talkin' Records, Aynsley Lister ci sforna nel 2013 questo "Home"....per un salto nei suoni del passato, per nostalgici inguaribili.....enjoy QUI .....zero



TRACKS:
1. Home 6:32
2. Broke 3:36
3. Insatiable 4:21
4. Inside Out 4:55
5. Free 5:37
6. Sugar 4:05
7. You Make It Real 4:30
8. Feeling Good 4:53
9. Possession 5:21
10. Hyde 2612 3:57
11. Impossible 3:14
12. Straight Talkin' Woman 4:14

All songs composed by Aynsley Lister except Track 7 composed by Paul Barry/James Morrison,
and Track 8 composed by Anthony Newley/Leslie Bricusse

MUSICIANS

Aynsley Lister - Guitars, Vocals
Steve Amadeo - Bass
Andre Bassing - Keyboards
Wayne Proctor - Drums, Percussion


Cool jazz

Dear friends and listeners....Russell Malone can play it all — rock, pop, country, blues, jazz — you name it. But as anyone who has heard his recording knows, he's most at home (and comfortable) when he's playing jazz. And we as listeners are rewarded with some of the most beautiful sounds, tones and phrasing possible on the guitar. On Jazz at The Bistro, Malone is joined by pianist Benny Green. While live recordings in small rooms (and St. Louis's The Bistro is a small club) can be even more difficult to properly record than "regular" live recordings, Jazz At The Bistro is an excellent testament to Malone's and Green's virtuosity.
Personnel:
Benny Green - Piano
Russell Malone - Guitar

Recorded live at Jazz At The Bistro, St. Louis, Missouri on June 28 & 29, 2002. HERE 

mercoledì 25 febbraio 2015

Smooth and cool


Cliff and Sei deMarks are an Atlanta-based husband and wife duo who;

have been performing together for more than 20 years; Cliff plays reeds, piano, organ, bass and drums, Sei is the vocalist with smoky rich voice perfect for jazz flavoured  music. "After Hours" out at the beginning of 2015  brings some sophisticate classic, smooth and cool jazz to you....enjoy  HERE  ....zero (Thks to gigismooth)

martedì 24 febbraio 2015

Groove jazz

Poppa Steve Mutimer began his musical career at age eight with his first set of drums. He took lessons from Benny Goodman's noted big band drummer, Ray Mann, until age twelve. Over the next fifty years he has worked in various disciplines of music expanding his creative talents into film and video production plus digital music composition. At fifteen he formed his first band, The Rhythm Kings, in hometown, Rockford, IL in 1958, the group was the first rock 'n roll band in the city and became a huge local success for the next 3 years during high school.
While serving with the US Navy, Steve formed his second group, The Brother's Anthony, a folk singing trio in which Steve played standup bass and sang backup at clubs, colleges and theaters all over the Pacific and the US West Coast. The Daze & Knights was Steve's third group, a Rock, R&B and Pop group that played clubs, bars and private parties around Rockford. The band was one of the first "mixed" bands at the time with two white and two black members. The next 25 years, Steve owned his own advertising agency in Rockford and later San Diego where he wrote and produced hundreds of musical scores, client jingles, AV shows and television programs. With the advancement of digital music production and distribution, Steve's personal "hobby" turned serious and keeps him busier than when he was in the ad game, compiling sixteen CDs over the past few years including fourteen original works plus two compilations titled "The Good Stuff" and "Now Playing".
Steve draws heavily on his early Rock, R&B, Blues and Pop background, which he lovingly wraps together with contemporary, and fusion jazz grooves. As he developed his "sound" over the years, he found it difficult to categorize his work among the many, many recognized genres out there ! so he coined his own, calling his work Groove Jazz. Last work is this...... enjoy HERE ......zero

lunedì 23 febbraio 2015

Acid chill


Mike Mangeoglu is the founder of Analog Jazz Project, an instrumentalist/ songwriter who has been writing under the name AJP for a couple of years now. His influences include old school jazz and the newer fusion of Acid, Chill and Funk jazz. At the beginning of the year is out his last work "Changes" HERE you may enjoy it......zero

Nel passato....


Cari amici ed ascoltatori.... ho citato nel post precedente un album"A Rainbow in Curved Air" che è un lavoro in studio del compositore statunitense Terry Riley, pubblicato nel 1969.
Oltre ad essere considerato uno degli album migliori e più noti del compositore, questa pubblicazione contribuì ad aumentare la sua popolarità al pubblico della musica rock.
A Rainbow in Curved Air è costituito da due suite che seguono molte delle idee già presenti nel precedente "In C" (1967), quali le variazioni di un pattern che cambia lentamente. Tuttavia, a differenza di quell'altra opera che faceva affidamento su un'orchestra, gli strumenti presenti su A Rainbow in Curved Air sono stati tutti suonati dal solo Riley.
La solare title track, ispirata alla musica classica indiana e accompagnata dai suoni di un dumbeck, un tipo di percussione, che ripete costantemente un motivo melodico di quattordici note riprodotte da diverse tastiere La seconda suite Poppy Nogood And The Phantom Band, che è arrangiata con un sassofono, si presenta invece meno dinamica......per criptomusicofili enjoy.....QUI ......zero

Tutte le tracce sono state composte da Terry Riley.
  1. A Rainbow in Curved Air – 18:40
  2. Poppy Nogood And The Phantom Band – 21:40


Ciofeca Contest

Cari amici ed ascoltatori.....inizia oggi una collaborazione con il Centurione gestore dell'omonimo musicblog (vedi link amici) che è frutto di una vecchissima disputa musicale iniziata ai tempi dei vinili.... quando i cd erano ancora al di la del venire. Allora con il centurione ci siamo ammazzati vicendevolmente proponendo all'altro ascolti impossibili o improbabili.... vedi i primi sperimentatori di un era elettronica agli albori, (ma te lo ricordi A rainbow in curved air di Terry Riley, o il mitico doppio "Septober Enertgy")....da allora sono usciti generi musicali dove musicale diventa un aggettivo privo di significato......comunque rispolverando questa nostra vecchia tradizione proporremmo , con il sistema del cross posting fra blog, anche qualcosa da NON ascoltare....a meno che non siate  dei temerari come noi......zero

Il Centurione scrive:

Nella mia ricerca per la “nostra” rubrica delle Ciofeche Contest (oppure, se preferite, con un termine internazionale più elegante: unlistened music) non trovando un’opera recente ho optato per quelle che conosco meglio: cioè quelle editate negl’anni ’70. Qui la scelta di come iniziare è stata ardua…Dopo lunga meditazione (e orecchie che gridano vendetta) ecco che inizio la mia collaborazione con un disco di Franco Battiato (per altro fra i miei autori italiani preferiti) che a cavallo fra il ’75 e il ’78 fece uscire ben 3 terribili album che probabilmente li riuscì a vendere solo ai suoi parenti più stretti (e che ancora lo maledicono per questo) tanto che poi alla fame si dette a un genere molto più commerciale con L’era del cinghiale bianco del 1979. Fra i tre la mia scelta è caduta su Battiato del 1977 il cui lp presenta sul lato A un unico brano (di ben 20 minuti) intitolato Za in cui suona (si fa per dire) un’unica nota al piano. Leggermente meglio il pezzo (19 minuti) del lato B ma sempre da suicidio… QUI

Francesco Mendozzi da "storia della Musica"

Nel primo album per la Ricordi il concettualismo di Battiato si fa rigorosissimo e autorevole. È composto da due soli pezzi: sul lato A troviamo “Zâ”, un componimento per pianoforte di venti minuti che Franco Battiato commenterà così: «Apparentemente povero. Quasi completamente formato da un accordo. Volutamente percussivo (non vi viene mai usato il pedale di destra), divide e sottrae risonanze, con una tecnica di rilascio. Ha bisogno di un ascolto che definirei meta-analitico, a favore di una non-spazialità atemporale». Sul lato B c’è “Cafè-table-musik”, di circa diciannove minuti: «Questo pezzo della regressione europea è una specie di collage orfico; pieno di sostituzioni, manipolazioni, citazioni false, o meglio: copie originali. La scala di pianoforte diventa melodia, l’esercizio di voce sentimento».
” è composto quasi interamente da un solo accordo – con poche variazioni – che si ripete a ritmi differenti durante il brano, ognuno con una certa regolarità. La traccia è suddivisibile in alcune parti a seconda dell’accordo utilizzato, che varia leggermente. Questo componimento si dimostra essere un austero esempio di minimalismo (che nel mondo era stato sviluppato da Steve Reich e Terry Riley); l’addizione dei suoni operata dal pianista Antonio Ballista è precisa ed ordinata e mette l’ascoltare alla prova: sta infatti a lui capire variazioni, accenti e dettagli tecnici.
È possibile far risalire “Zâ” ai grandiosi “Momente” (1962-69) di Karlheinz Stockhausen dove il fulcro ruotava attorno alla forma-momento, ovvero all’amalgama di velocità, timbro, pitch ecc. in grado di rendere l’avvenimento dell’attimo, dell’istante. Anche nel componimento battiatiano non si glissa sul tema delle interazioni dinamiche genitrici del momento stesso, e non si elude il problema circa le reminiscenze che un momento genera in quello successivo. Nell’opera di Stockhausen e in quella di Battiato, infatti, ogni frammento porta in sé ricordi di quello precedente, e così via fino alla fine. Si vengono quindi a sovrapporre i concetti analogici di cambiamento e rinnovamento, tanto che le possibilità intraviste in “Zâ” sono infinite, cosicché quest’opera risulta solo come una probabilità incidentale.
“Cafè-table-musik” offre invece altri spunti di riflessione intellettuale e artistica. Innanzitutto gli scherzosi coffee table books di Marcel Proust; poi i nonluoghi di Marc Augé, teorizzati nel 1992; infine i tableau piège di Daniel Spoerri, creati a partire dal 1960: oggetti trovati casualmente in situazioni di disordine o di ordine vengono fissati al loro supporto esattamente nella posizione in cui si trovano, a cambiare è la loro posizione rispetto all’osservatore. In quest’ambientazione di musica-colore regna sovrana la decontestualizzazione duchampiana, rintracciabile ad esempio nell’esclamazione: «…Aranciate, panini, birra…» che, tolta dal suo contesto d’uso ed immersa nel discorso lirico, perde, in base a una non consequenzialità logica, il suo senso vecchio «per passare dall’emisfero semantico a quello musicale più semantico: libertà dal conosciuto per il conosciuto».
La convincente voce della soprano Alide Maria Salvetta, che ritroveremo anche nel disco successivo, e i suoni prodotti in studio dal compianto Claudio Rocchi, generano una perfetta astrazione dalla realtà dei singoli momenti sonori. Come afferma l’autore stesso: «[In “Cafè-table-musik”] vi è una realtà rappresentata presso un teatro immaginario». Seppur permeato da un fervido concettualismo, Battiato non si sottrae comunque al neoclassicismo, con melodie meravigliose ed enigmatiche negli spezzoni pianistici di Ballista, toccanti e suggestive quando si spostano sulle corde vocali della Salvetta.
Battiato” del ‘77 è questo: un disco amusicale, un dipinto adescrittivo, un’installazione disinstallata, un film in bianco e bianco muto. Questo disco è come una galleria d’arte stracolma di visitatori ma con le pareti spoglie, dove ognuno è costretto a guardare l’altro e questa stessa indagine tra esseri umani diventa l’oggetto artistico.

sabato 21 febbraio 2015

Soul

Dear friends and listeners P.P. Arnold born Patricia Ann Cole, 3rd October 1946, Watts District, Los Angeles, California, U.S.A. was born into a family of gospel singers and her career began in the first 60', great collaborations with big like Ike and Tina Turner, Eric Clapton; she married also with Fuzzy Samuels (Crosby Still Nash and Young) and they had a daughter tragically death in a car accident Following her daughter's death, Pat withdrew from public life until 1978. So a long career restarted signing for 10 records.....untill now with this work with Pressure Point (no info found on this name) "This is London" appena uscito (grazie gigismooth);  Enjoy    QUI  ....zero

venerdì 20 febbraio 2015

nu soul



Peter Legat, the prospective guitarist, composer and mastermind of Count Basic, moved to Vienna in order to study jazz-guitar at the Conservatory Vienna, commencing in 1980 and completing it with excellence in 1985.
During this period Peter Legat had already produced 2 albums with his former band “Incognito“.

In 1994 he mets the New Yorker singer Kelli Sae forming together  the soul of COUNT BASIC, a group of 11 band members who have achieved an impressive number of Hit-singles,  collected on their “Best Of” Album COUNT BASIC- FIRST DECADE 1994 - 2004. 
We are glad to listen their 2014 work "Sweet spot" an handsfullofsoul project that i'm sure you'll like                                                     ......HERE.....zero

giovedì 19 febbraio 2015

Tag under Smooth urban jazz?

Cari amici ed ascoltatori.....sotto il nome di Streetwize si nasconde un gruppo di smooth jazz da studio composto dal leader  Kim Waters, sassofonista dalla cantante Maysa Leak e dal chitarrista Ken Navarro; dal 2002 ci  propongono un sound ben arrangiato di R&B contemporaneo in salsa cool jazz, ad un primo ascolto mi hanno ricordato molto Kenny G.;  sound ottimo per sottofondi avvolgenti in serate invernali uggiose; Questo loro "Strettwize does divas" è un bel mix di cover gia' note, ma particolarmente ben eseguite.... enjoy..... QUI... zero

mercoledì 18 febbraio 2015

Music & Beer



Cari amici e bevitori.....questa sera ,ma vi assicuro non è off topic, voglio condividere una scoperta fatta alcuni mesi fa grazie alla dritta di un amico (F.F.) che me ne parlò una sera che eravamo a zonzo per birrerie giu' nei vicoli.
La BrewDog è un birrificio britannico con sede a  Ellon nell' Aberdenshire, Scozia-produce la Punk IPA che sostanzialmente è una India Pale Ale prodotta dal 2007; inizialmente era messa in vendita con il 6.0% ABV, mentre, successivamente tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010 è stato abbassato al 5.6% ; birra che è riuscita subito a conquistare un vasto mercato, diventando la birra più venduta dal birrificio.
È una birra che lascia al palato una grande quantità di sapori composti da svariati frutti che possono variare dal pompelmo , al pino  al frutto della passione ed è aiutata nel gusto anche dagli abbondanti luppoli (Chinook, Simcoe, Ahtanum, Nelson Sauvin). Presenta una schiuma molto corposa e resistente, risulta molto beverina lasciando  nella bocca e nel palato una sensazione di freschezza in cui si riscorgono gli aromi agrumati dei luppoli.
Gustandosi un cotanto nettare cosa c'e dio meglio di un po' di acid Jazz made in UK? Tanto per restare geolocalizzati! bene, ritorniamo al focus del blog, la musica e ci gustiamo una bella compilation con del groove anni 90'.......enjoy ......HERE.....zero

Un tweet in un orecchio...

Cari amici ed ascoltatori.....un uccellino mi segnala questo Paolo Nutini, che a dispetto del nome, è uno scozzese.....vado a dare un occhio su wiki e noto che risulta essere un pluripremiato cantante e autore ben piu' noto in patria che da noi. E' giovane (1987) ma gia' a ventanni aveva firmato per l'Atlantic Rec.;  il suo primo album "These Streets" è del 2006 e raggiunge il terzo posto nella classifica degli album più venduti in Uk; segue nel 2009 "Sunny side up" che debutta al primo posto sempre della stessa classifica con 60.000  copie vendute. Nel 2014, a metà aprile, esce il suo terzo album "Caustic Love" definito dall'Indipendent come miglior album R&B inglese dai tempi di "blue-eyed-soul heyday" di Rod Stewart & Joe Cocker, mica due qualsiasi,......per cui dopo un po' di scavi nella ricca miniera della blogosfera e un giro di torrent possiamo gustarci questo suo amore caustico......enjoy   QUI .....zero

sempre jazzy flavour


Peter Bennborn is a sweden musician and producer focused on Nu-Jazz/Pop/Rock/Lounge/Ambient based in Stockholm Piano is his instrument and this "In the dark" is his last work mostly influenced from Acid Jazz, Bossa Nova/Latin, and artists such as, Narada Michael Walden, Level 42, Ultravox, Incognito, Shakatak, George Duke, Stanley Clarke, Jay Graydon/David Foster, Quincy Jone.....enjoy ..... HERE   zero

martedì 17 febbraio 2015

Chillout with a jazzy flavour


Cari amici ed ascoltatori.....ritrovo in un angolo degli hard drives questa compilation di cui pero' non ricordo la provenienza ne' a quando risalga, ma dando un occhiata alla play list, composta da ben 27 pezzi mi sembrava interessante da condividere......enjoy  QUI  ....zero

lunedì 16 febbraio 2015

Ulteriore jazzy hop


Jazz One is a 18 Year Old only Hip Hop Producer from Sydney, Australia, member of the "Dusted Wax Kingdom Label", this "Digging in the crates" is one of first works by this interesting guy....no more info are available.....enjoy  HERE .....zero

domenica 15 febbraio 2015

MissBadu Re-up

Cari amici ed scoltatori.... “New Amerykah – part one” è un progetto molto interessante all’altezza della sua ambizione. La signora Badu cammina solitaria sul filo a decine di metri di altezza senza rete di protezione, attingendo a piene mani dal pozzo senza fondo della musica nera: jazz, soul, rap, hip-hop, disco, funk o r’n’b padroneggiando cotanto materiale altamente infiammabile con sapienti mani di velluto. Guardando al passato per fare decisi passi verso il futuro. Esponendosi in prima persona per quanto riguarda testi – di grande spessore, cantautrice vera Miss Badu - e produzione, supportata in questa impresa dal talento di personaggi che rispondono al nome, tra gli altri, di Madlib e Shafiq Husayn.Il quinto album di questa regina della musica nera del terzo millennio non lascia indifferenti, supera la prova e si propone come una delle migliori uscite discografiche del 2008......enjoy ......QUI

venerdì 13 febbraio 2015

acidsoul



Cari amici ed ascoltatori,  discetto d'esordio, siamo nel 2011,  per questa band di 7 elementi da Leeds, tutti rodati musicanti che che ci regalano atmosfere e tappetti sonori sognanti e relaxanti....che c'è di meglio di un po' di sottofondo poco invadente ma nello stesso tempo avvolgente.....in effetti ad un primo ascolto mi hanno ricordato i Morcheeba anche se qua abbiamo ritmiche piu' importanti.....enjoy   QUI  .....zero

giovedì 12 febbraio 2015


Cari amici ed ascoltatori, oggi ci ascoltiamo un po' di reggae, non si tratta di root raggae ma bensì qualcosa di piu' moderno che ci viene regalato da Jimmy Cozier, figlio dell'omonimo sassofonista jazz...... che curiosamente dal mainstream viene catalogato come un R&B singer; in questo secondo suo lavoro, a dieci anni di distanza dal debutto del suo self title del 2001, ci immergiamo in una atmosfera caraibica.....sicuramente piu' arrangiata e ripulita dai suoni lo-fi del reggae delle origini; si sembra piu' "platinato" ma comunque scorre bene in sottofondo mentre butto giu' queste due righe.......condividiamo per un assaggio.....QUI..... zero


mercoledì 11 febbraio 2015


Dear friends and listeners...
BWB's (Rick Braun, Kirk Whalum & Norman Brown) debut album Groovin' harks back to a great '70s session vibe with a disc of classic covers given a Smooth Jazz groove, including The Radicals 'Groovin,' Booker T & The MGs 'Hip Hug Her,' Curtis Mayfield's 'Let's Do It Again,' The Isley Brothers 'It's Your Thing' and Parliament's 'Up For The Down Stroke.' The disc also includes exclusive behind-the-scenes video. Warner. 2002. 
Recorded at Capitol Studios, Sunset Sound, Los Angeles, California but you can find it  HERE  enjoy
Tracks:
01 - Groovin'
02 - Brown Sugar
03 - Ruby Baby
04 - A Woman's Worth
05 - Hip Hug Her
06 - Mercy Mercy Mercy
07 - Let's Do It Again
08 - It's Your Thing
09 - Povo
10 - Up for the Down Stroke

Additional personnel includes:
 
-Dee Dee Bridgewater (vocals) 
-Michael Campbell (guitar) 
-Ricky Peterson (Fender Rhodes, Hammond B-3 organ, keyboards) 
-Christian McBride (bass) 
-Gregory Hutchinson (drums) 
-Bashiri Johnson (percussion)

martedì 10 febbraio 2015

H.H.

Herbie Hancock - 1973 - Live In Ultrasonic Studios, Hempstead, New York ottobre 1973


Cari amici ed ascoltatori......riascoltiamoci questo vinile d'annata del buon Herbie Hancock ed i suoi headhunters, pezzi senza tempo ma sempre brillanti con quell'innegabile aria così funky da farci venire in mente i pantaloni a "zampa di elefante" e le basette d'ordinanza......;) che tempi,  che sound....eravamo giovani.......enjoy   QUI ......zero

PERSONNEL: 
Herbie Hancock: keyboards 
Bennie Maupin: reeds 
Paul Jackson: bass 
Mike Clark: drums

TRACKS: 
01. Actual Proof (9.37) 
02. Butterfly (12.47) 
03. Sly (17.48) 
04. Chameleon (15.41)

lunedì 9 febbraio 2015

Baptiste




Cari amici ed ascoltatori, avevo voglia di suoni un po' piu' intimistici per una fredda serata d'inverno mentre mi preparo qualcosa da mangiare....ed ecco che dagli hard disks spunta questo dischetto di tal Baptiste Trotignon precoce pianista francese di cui se ben ricordo avevo postato qualcosa in trio......sempre con quel bravo malek che tanto mi era piaciuto....siamo nel 2011 s'intitola "For a while" ed è accompagnato da un nutrito manipolo di conosciuti musicanti:
Tom Harrell, flügelhorn [#12]
David El-Malek, tenor saxophone [#8, #9]
Mark Turner, tenor saxophone [#12]
Baptiste Trotignon, piano
Matt Penman, double bass [#10, #11, #12]
Clovis Nicolas, double bass [#1-#4]
Darryl Hall, double bass [#8-#9]
Tony Rabeson, drums [#1-#4]
Dré Pallemaerts, drums [#8, #9]
Eric Harland, drums [#10, #11]
Otis Brown III, drums [#12]

Per godersi momenti pensatori è sufficente andare   QUI   enjoy.....zero

domenica 8 febbraio 2015

Italian cinematic groove

Dear Friends and Listeners Apollo Beat's debut album brings back to life the legendary sound of the seventies. Wha-wha guitars, acid organs, synhtesizers, punchy bass and percussions mix themselves by creating such evocative atmospheres that will make you to 70'. This guys from sardinia are a new very interesting project......taste their work and support the artists........enjoy  HERE ........zero


: TRACKLIST :: 

01. Restless 03:18 
02. Pizza Investigation 02:26 
03. Highway Patrol 02:08 
04. Hang Up Your Hang Ups 04:35 
05. Mile High Swinger 02:54 
06. Toccata E Fuga 02:39 
07. In Ginocchio 03:59 

credits

released 08 February 2015

Milano Blue Note


Cari amici ed ascoltatori....che milano fosse una piazza in cui si puo' ascoltare buona musica live si sapeva, sede è del Blue Note, storico  antro deputato alla musica live di un certo genere......;il 21 marzo 2014 il buon Jeff Lorber vi ha fatto tappa con un bel mix di suoni fusion, accompagnato da una line up di rispetto con E. Marienthal (sassofonista di Chick Corea) al sax, Jimmie Haslip (bassista storico dei Yellowjackets) al basso e Sonny Emory alla batteria (Earth, Wind & Fire, Steely Dan, Bruce Hornsby, the B-52′s) il buon jeff a messo insieme una line set interessante:

-1 Chinese medicinal herbs
-2 Hacienda
-3 He had a hat
-4 Singaraja
-5 Unknow track
-6 Rain dance
-7 King Kong
-8 Solo Jeff /Surreptitions
-9 Tune 88

ottantattantasei minuti di buon earfood......enjoy.....QUI   Zero.

sabato 7 febbraio 2015

Relax



Frank McComb è un soul singer tastierista nato a Cleveland nel 1970, che vanta interessanti collaborazioni con artisti del calibro di Prince, Chaka Khan e Teddy Pendergrass; è stato spesso paragonato a Donny Hathaway e Stevie Wonder, qui lo ascoltiamo in un lavoro del 2003 per l'etichetta indipendente Malibu Session con featuring di Billy Preston e del percussionista Paulinho Da Costa....enjoy.....QUI

venerdì 6 febbraio 2015

Gravity



Gravity è il titolo di uno studio album datato ormai 1980 del chitarrista, compositore ed improvvisatore Fred Frith degli Henry Cow; particolarità dell'album e quella che nel lato A è accompagnato dalla Samla Mammas Manna gruppo rock riot svedese e nel lato B dal gruppo progressive USA The Muffins. All music lo definì il titolo di chitarra sperimentale piu' importante di  Fred Frith.....enjoy  QUI  zero

Strani frutti

Strange Fruit Project is an american underground hip hop group from Waco TX, which consist of tree guys Mc Symbolic One, Mc Myth and Mc Myone here in their first realase for Spilt Milk Records in 2002 "From Divine"; the group's name is derived from a Billie Holliday civil rights song dated 1939 "Strange Fruits" .....enjoy   HERE.....zero.


Hadrien Feraud


 Interessante ragazzo che sotto l'ala protettiva di un tal John McLaughlin, alla chitarra nel primo pezzo, si fa notare per un sound fresco e moderno che ha le sue radici negli anni 70'.
Questo Self title del 2007 per questo ragazzo parigino del 1984 è stato sicuramente una conferma......enjoy   QUI   zero

martedì 3 febbraio 2015

The Root Source

The Root Source return with a very distinctive follow up. Cosmic Jazz and Funk unite to make way for some serious action on the dance floor!" Enjoy       HERE     " Fire Walker "......zero
Label Freestyle Records 2010
Members: Andy Fairclough - Hammond Organ/Fender Rhodes/Piano Benjamin Packer - Guitar Larry Clack - Drums John Martin - Tenor & Soprano Sax Spencer Brown - Acoustic & Electric Bass Tom East - Flute Roberto Ares Rio - Percussion



Acid Jazz juesei




Torniamo per un attimo ai suoni degli anni 90, tanto da far risalire un po di quel groove che tanto bene ci faceva all'umore....quando non si era in crisi e i tempi bui parevano lontani....bene ecco qua un bel dischetto dei Yellojackets;  Marc Russo aveva deciso di unirsi definitivamebte ai Doobie Brothers, ed al suo posto subentrò Bob Mintzer (sax tenore e clarinetto); questo passaggio avvicinò di molto il gruppo alle sonorità jazz ed ecco qua Greenhouse (1991) - candidato Grammy come "Best Contemporary Jazz Recording" di quell'anno....enjoy   QUI

lunedì 2 febbraio 2015

jazzy hip hop


Millennium Jazz is a label and service provider based in London and home to talent from the UK, France, Canada Germany and Holland. Founded in 2003 with the main focus of providing production, sound engineering for artists and producers as well as music workshops for young people.

MJM is now focused on project management and releasing material of various styles and genres in digital and physical.

Questo e quanto dichiarano sulla loro homep. e curiosando fra le tante e  varie proposte di questa crew ho scovato questi interessanti suoni proposti da un tale, The jazz Jousters soldier  che vanno a ripescare un certo Cannonball Adderley per rinfrescarlo con un po di sampler ritmici di chiara natura hip hop senza rinunciare a quel bel datato sound da trombettista hard bop che era.....interessante....zero 
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